Il codice IBAN: un modo semplice e veloce per effettuare operazioni bancarie
Per effettuare le principali operazioni bancarie, come ad esempio un bonifico, è obbligatorio utilizzare il codice IBAN, una serie alfanumerica di 27 caratteri che serve a identificare sia il numero di conto corrente del destinatario del pagamento, sia la sua banca, oltre che la nazione in cui essa ha sede.
Il codice IBAN ha inglobato le vecchie coordinate bancarie ABI e CAB, andando a costituire un unico identificativo molto più semplice e sicuro da utilizzare.
Ma vediamo meglio qual è lo scopo di questo codice, come si compone e dove lo si può trovare all’interno dei documenti bancari.
Che cos’è l’IBAN?
Acronimo di International Bank Account Number, il codice IBAN è uno standard internazionale di identificazione bancaria che serve a riconoscere l’istituto di credito e il correntista che riceve o che dispone un’operazione bancaria.
A cosa serve?
All’interno dell’Unione Monetaria Europea e del circuito SEPA è sufficiente questo codice per poter effettuare bonifici, giroconti e altre operazioni finanziare, come ad esempio pagamenti con carte di credito, bancomat e pagamenti con rimessa diretta su conto corrente, senza dover per forza ricorrere al codice BIC, di cui abbiamo già avuto modo di parlare.
L’utilizzo di questo codice ha nel corso degli anni reso unitario e omogeneo il circuito delle operazioni bancarie, andando di fatto a creare una sorta di lingua comune per tutta l’area europea.
Il codice IBAN ha garantito – e tuttora garantisce – così la massima trasparenza, sicurezza e semplicità nell’effettuare pagamenti, bonifici e altre disposizioni finanziarie, andando a garantire i medesimi diritti per tutti i correntisti appartenenti al circuito SEPA.
Composizione e struttura
Il codice IBAN italiano è di norma formato da 27 caratteri alfanumerici, che al momento dell’operazione da effettuare andranno inseriti negli appositi spazi di riferimento, oppure per intero, a seconda delle possibilità.
A livello strutturale invece il codice è formato dalle seguenti parti:
- La sigla internazionale della nazione in cui il conto corrente risiede (2 lettere);
- Il CIN europeo, formato da due numeri di controllo;
- Il codice CIN, che di norma è formato da una sola lettera;
- Il codice ABI, formato da 5 numeri;
- Il codice CAB, contraddistinto da altri 5 numeri;
- Il numero di conto corrente del destinatario o del richiedente l’operazione, che di solito si compone di 12 caratteri alfanumerici.
Per fare un esempio concreto, di seguito abbiamo messo insieme delle coordinate bancarie fittizie per dare un’idea più precisa circa la struttura dell’IBAN, e le abbiamo suddivise in base alla sequenza della struttura sopraelencata:
IT 01 T 06300 05483 AB1390200869
Dove si trova il codice IBAN?
Il codice di solito si trova negli estratti conti semestrali inviati dal vostro istituto di credito, oppure all’interno del profilo personale della piattaforma di home banking via internet.
In alternativa alcuni bancomat lo riportano stampato sulla superficie, accanto al nome del correntista e al codice di riferimento della carta.
Se non riuscite a risalire al vostro codice IBAN, potete sempre contattare il vostro consulente di riferimento e farvelo inviare, in modo tale da poter effettuare tutti i bonifici e le operazioni di cui avete necessità in totale libertà e sicurezza.