Euribor mensile, a 3 mesi, semestrale e annuale: le differenze che devi conoscere

euribor 3 mesi

Tra i vari indici che influenzano la rata di un mutuo a tasso variabile, l’Euribor – acronimo di European Interbank Offered Rate – è il parametro di riferimento più importante. Esso determina il costo dei prestiti interbancari e, di conseguenza, va a influenzare il costo del denaro nell’Area Euro. Comprendere l’Euribor è fondamentale per tutti coloro che hanno o stanno per stipulare un mutuo a tasso variabile, poiché questo indice influisce direttamente sulle rate mensili del prestito.

Le varie tipologie di Euribor in base alla durata del prestito

Non esiste un’unica tipologia di Euribor. Infatti, a seconda della durata del prestito, esistono diverse scadenze dell’indice, tra cui Euribor mensile, Euribor a 3 mesi, Euribor semestrale e Euribor annuale. Questi valori sono scelti dalle banche in base alla durata del mutuo e influenzano in modo diverso l’ammontare delle rate.

  • Euribor mensile: Si tratta della versione a scadenza più breve, ed è generalmente il più economico.
  • Euribor a 3 mesi: Questa tipologia è la più comune e viene spesso utilizzata per i mutui a tasso variabile. Ha una durata di 90 giorni ed è influenzata da diverse dinamiche economiche.
  • Euribor semestrale: Come suggerisce il nome, si aggiorna ogni sei mesi, ed è scelto principalmente per i mutui con durate più lunghe.
  • Euribor annuale: Ha una durata di 360 giorni, il che lo rende leggermente più economico rispetto all’Euribor che dura un anno solare (365 giorni).

L’Euribor annuale può sembrare una scelta vantaggiosa, ma il suo costo potrebbe non essere sempre il più competitivo, specialmente in periodi di tassi in rialzo. In questo articolo ci concentreremo in particolare sull’Euribor a 3 mesi, per capire come questo influenzi la rata del mutuo e quali sono i fattori che lo determinano.

Cosa determina l’andamento dell’Euribor a 3 mesi?

Ci sono diversi fattori che influenzano l’Euribor a 3 mesi, e ognuno di essi può portare a fluttuazioni più o meno significative di questo tasso. I principali fattori che determinano l’andamento dell’Euribor a 3 mesi sono:

  1. Le previsioni sulla crescita economica dell’Eurozona: Se si prevede una crescita economica robusta, l’Euribor tende ad aumentare, poiché le banche si preparano a tassi più alti.
  2. Il tasso applicato dalla BCE sul prestito di denaro alle banche: La Banca Centrale Europea (BCE) stabilisce il tasso di interesse di riferimento, che influisce direttamente sull’Euribor. Se la BCE alza il tasso, anche l’Euribor tende a salire.
  3. I livelli di inflazione: Un’inflazione elevata nell’Eurozona può spingere le banche a rialzare i tassi di interesse per contenere i prezzi, e quindi aumentare anche l’Euribor.
  4. Lo stato di salute delle principali banche europee: Le informazioni sulla solidità finanziaria delle banche europee sono cruciali. Se una banca è considerata più solida, il suo tasso di interesse potrebbe influenzare positivamente l’Euribor.

In particolare, la solidità delle banche ad alta credit rating ha un forte impatto. Le autorità di vigilanza finanziaria svolgono un ruolo cruciale nel monitorare l’andamento di questi tassi per evitare meccanismi speculativi che potrebbero alterare il mercato dei prestiti.

Le differenze tra le diverse tipologie di Euribor

La principale differenza tra le varie tipologie di Euribor riguarda il valore del tasso stesso. In generale:

  • Quando il mercato dei prestiti è in ribasso, la differenza tra l’Euribor a 3 mesi e quello annuale è minima.
  • Quando si prevede una crescita economica, l’Euribor a 3 mesi tende ad essere più economico rispetto a quello annuale.

Inoltre, l’Euribor mensile ha un costo inferiore rispetto a quello trimestrale, poiché la brevità della durata del prestito implica una minore esposizione al rischio da parte delle banche.

Influenza dell’Euribor sulla rata del mutuo

Per chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile, la scelta dell’indice Euribor può sembrare determinante. Tuttavia, la revisione periodica delle rate gioca un ruolo altrettanto importante. Infatti, la banca di solito aggiorna le condizioni del mutuo in periodi fissi, generalmente ogni sei mesi, e non ogni volta che il tasso Euribor subisce una fluttuazione.

Questa dinamica ha un impatto importante sulle rate del mutuo:

  • In un periodo di rialzo dei tassi, la rata rimane relativamente stabile per i sei mesi successivi, nonostante l’Euribor possa essere aumentato.
  • In una fase di ribasso, la rata potrebbe rimanere comunque alta, poiché la revisione avviene ogni sei mesi e il calo del tasso Euribor non si riflette immediatamente sulla rata.

Quindi, sebbene la scelta tra un Euribor a 3 mesi o un Euribor mensile possa sembrare importante, alla fine la banca compensa queste fluttuazioni con la revisione fissa della rata.

Scegliere il tipo di Euribor più adatto al proprio mutuo non è una decisione da prendere alla leggera, sebbene l’Euribor mensile e quello a 3 mesi siano generalmente più vantaggiosi in termini di tasso, la vera differenza la fa la revisione semestrale delle rate da parte della banca. La scelta del tipo di Euribor (mensile, 3 mesi, semestrale o annuale) deve essere ponderata in base alle proprie necessità e alla previsione sull’andamento economico, tenendo in considerazione che i tassi di interesse influenzano non solo la rata del mutuo, ma anche la stabilità finanziaria a lungo termine.